La collina della libertà-Praxim naturaliter praecedit aliqua intellectio.

HILL OF FREEDOM

 
 
 
 
 
 
 

LA COLLINA DELLA LIBERTÀ - HILL OF FREEDOM

«Non esito ad applicare il termine di capolavoro a questo nuovo film di Hong Sang-soo, intelligente e squisito, (...) è puro cinema e in quanto tale si riconnette alla tradizione di Mankiewicz e del Resnais di Hiroshima Mon Amour – Richard Brody, The New Yorker

 

 
 
Kwon, un'insegnante di lingue, riceve una serie di lettere senza data da un ex collega giapponese, Mori, che due anni prima le aveva invano proposto di sposarlo. Mori è ora tornato a Seoul per ritrovarla, ma purtroppo Kwon è lontana da casa. Mentre attende la donna che ama, Mori le scrive appunto delle lettere in cui le racconta le esperienze surreali che gli capitano mentre è solo a Seoul. Le pagine delle sue lettere però si mischiano e Kwon leggendole ne ha un'impressione ancor più surreale, che però fa crescere in lei la voglia di riabbracciare Mori...

«Tutto è così bello, così vero, così puro, così semplice e accattivante nei film di Hong Sang-soo che si vorrebbe sempre essere nello stesso caffè, prendere la stessa colazione, parlare degli stessi argomenti con i suoi personaggi, insomma vivere davvero solo in #film come La Collina della libertà (Hill of Freedom), dove si parla di tutto e di niente, e non v'è alcuna fragilità di comunicazione tra generazioni, culture e generi. Si sorride senza rendersene conto e quando il film finisce si sente subito il desiderio di tornare al più presto possibile nel cinema di Hong Sang-soo.»
★★★★ MICRO-CRITIQUES

«Hong Sang-soo adotta un registro minimalista, ancorato alle sottili notazioni psicologiche e caratterizzato dalla levità del tocco e dalla grazia ineffabile della messa in scena; (...) un'idea di cinema e di storytelling tanto originale, quanto intrigante.»  @cinema.everyeye.it


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